Cosa spinge all'acquisto di una scultura? 🤔
Interessante analisi in questo articolo tratto da Artslife.com ... "La scultura e’ l’oggetto per definizione: un collezionista puo’ toccare, accarezzare, portare con se’ l’opera, spostarla da una scrivania a un comodino, a un tavolo, a una mensola in un giardino, a un caveau di una banca. La scultura appare come sicura, anche dal punto di vista conservativo – e’ relativamente difficile danneggiare un oggetto scultoreo. Le intemperie migliorano la patinatura nel corso degli anni, non la peggiorano. Infine, l’opera scultorea e’ il risultato di una lotta quasi eroica tra l’artista e la materia. Il ferro e il bonzo vanno forgiati, domati con il fuoco, trattati con gli acidi… il collezionista che contempla e sa ‘suo’ un bronzo di Giacometti sente di accedere, attraverso questo bronzo, a una sfera mitica, altra, superiore – e desidera che parte del potere creativo, titanico dell’artista gli appartenga e lo renda altrettanto potente." Giovanna Bertazzoni Qui l'articolo integrale: https://artslife.com/2012/11/05/scultura-sempre-piu-richiesta-dice-bertazzoni-di-christies/
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No, non è un nuovo genere di arte contemporanea. Quantomeno, non ancora… Sei un libero professionista? Lo sapevi che l'acquisto di un'opera d'arte, sia per arredare e valorizzare l'immagine tuo studio, che come omaggio per i tuoi clienti, rientra tra le spese di rappresentanza dell’attività professionale, ed è quindi deducibile dal reddito ai fini del calcolo delle imposte? Le spese di rappresentanza, e tra di queste le spese per l’acquisto di oggetti d’arte, possono infatti essere dedotte dai professionisti da reddito imponibile ai fini IRPEF fino al limite dell’1% dei compensi percepiti! Articolo 54 Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR) (D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917), comma 5: "Le spese di rappresentanza sono deducibili nei limiti dell'1 per cento dei compensi percepiti nel periodo di imposta. Sono comprese nelle spese di rappresentanza anche quelle sostenute per l'acquisto o l'importazione di oggetti di arte, di antiquariato o da collezione, anche se utilizzati come beni strumentali per l'esercizio dell'arte o della professione, nonché quelle sostenute per l'acquisto o l'importazione di beni destinati ad essere ceduti a titolo gratuito" Facciamo un esempio: sei un professionista, ed ha percepito compensi nell’anno per 50mila euro? Puoi dedurre fino a 500 euro dal reddito a base di imposta. In altri termini, a seconda dello scaglione di reddito, circa il 30% di questo importo lo risparmi in minori imposte da versare.
Tradotto “in soldoni”, per questo esempio il costo effettivo si ridurrebbe a circa 350 euro. E questo sia che l’opera sia dedicata a valorizzare l’immagine del tuo studio, sia che sia destinata a divenire un omaggio per i tuoi migliori clienti. Al posto del solito cestino natalizio di conserve ed insaccati, potrebbe essere una buona idea, no? Natale si avvicina… Scegli il tuo artista, e commissionagli un’opera d’arte! È deducibile ;-) |