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"Otterrete la verità soltanto grazie alla scultura poiché quest'ultima obbliga l'artista a non trascurare nulla di quello che conta"
Edgar Degas L'art n'est pas ce que tu vois, mais ce que tu fais voir aux autres.
Edgar Degas "Les artistes qui cherchent la perfection en tout sont ceux qui ne peuvent l'atteindre en aucune partie."
Eugène Delacroix Un artiste ne finit jamais vraiment son travail, il l'abandonne tout simplement.
Paul Valery
Come è nata l'idea di realizzare una scultura rappresentante la Madonna della Scala? Essenzialmente lavorando sullo studio del bassorilievo di Michelangelo, conservato in Casa Buonarroti a Firenze, che ho avuto modo di ammirare nel corso di un periodo di studio svolto nell'estate del 2017 presso la "The Florence Academy of Art".
Nell'eseguire il disegno di studio (immagine a margine) sono state ridotte le proporzioni delle mani della Madonna e la muscolatura del Bambino, probabilmente enfatizzate dal giovane Michelangelo per conferire maggior effetto prospettico al bassorilievo. La scultura a tutto tondo Nell'eseguire il disegno di studio, è sorta l’idea di tentare una raffigurazione spaziale in tre dimensioni del capolavoro originale. Il "lato nascosto" del bassorilievo poteva infatti essere riprodotto a partire dagli indizi visibili nel bassorilievo, e messi in luce dal disegno di studio, Lo studio preparatorio si è concentrato innanzitutto sulla postura della Madonna, sullo studio delle vesti e sulla posizione del Bambino. L'esame delle vesti ha evidenziato in particolare l'assoluta coerenza del drappeggio del mantello, raccolto con la mano destra ed appena visibile nel bassorilievo originale. Dalla posizione del piede destro è stato altresì possibile intuire la posizione della gamba, non visibile nel capolavoro. Lo stesso dicasi per il braccio destro. Il risultato mi ha consentito di apprezzare maggiormente la postura scelta da Michelangelo per la Madonna, che nella vista spaziale a tutto tondo rende ancora più percepibile il senso di protezione e pudicizia nell'atto di scoprirsi il seno per allattare il Figlio. Per la modellazione della scultura ho scelto una creta a grana media, semirefrattaria. Al contempo ho scelto di ridurre la scala di rappresentazione a circa la metà del bassorilievo originale (approssimativamente 1/4). Ho predisposto un'armatura metallica ed una seduta in legno, sulla quale ho impostato l'opera, procedendo per affinamenti progressivi (foto 1) Per addivenire all'opera finale, in bronzo, ho dovuto dapprima eseguire un calco siliconico del modellato in creta (foto 2, 3, 4). Dal calco è stato ricavato il positivo in cera (foto 5), e da questo il bronzo (tecnica "a cera persa"). Il bronzo è stato quindi cesellato, controllato e ritoccato (foto 6), ed infine patinato con acidi e solventi (foto 7). Positivo in cera, colata in bronzo, cesellatura e patina sono state materialmente eseguite dalla Fonderia Artistica Mapelli di Cesate (Milano).
“L’arte, uno dei luoghi principali dell’originaria esperienza del mondo”
Cit. Giulio Argan in “Manzù - Marino. Gli ultimi moderni”, pg.23 (Barbara Cinelli) #giacomomanzù #marinomarini #scultura
La maquette (bozzetto) è un modellino in scala ridotta di un’opera che si intende realizzare, utile per prendere confidenza con postura e proporzioni del soggetto.
Ve ne sono di meravigliosi esempi in Casa Buonarroti a Firenze, così come al Museo del Bargello. In foto, bozzetto in scala 1:4 per una Madonna con bambino ispirata alla “Madonna della scala”, bassorilievo giovanile di Michelangelo conservato al museo Casa Buonarroti a Firenze (foto in calce). Nel bassorilievo originale sembrerebbe esserci un errore nelle proporzioni della musculatura del Bambino Gesù, forse indotti dalla posizione torta del dorso. Nello studio preparatorio ho ridotto lievemente le proporzioni ed accentuato la torsione del Bimbo, rivolto al seno della Madre. "Ecco il destino dell'arte. Farci entrare in una storia, farci iniziare un viaggio senza doversi mai spostare"
Francesco Bonami | L'arte nel cesso, 2017 What is modern art but the attempt to pinpoint vague, incorporeal, inesprimible sensations?
Italo Calvino D'abord l'émotion! Ensuite, seulement, la compréhension!”
Paul Gauguin L’arte è l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice.
Albert Einstein Ad Auguste Rodin viene attribuito il seguente aforisma:
Scelgo un blocco di marmo e tolgo tutto quello che non mi serve. (in risposta a chi gli chiedeva come riuscisse a creare le sue statue) Già. Peccato che Rodin non abbia mai "scolpito" il marmo. Rodin "modellava" la creta od il gesso, e poi incaricava degli artigiani scalpellini di eseguirne le copie in marmo. Ne ha cambiati più di una quarantina, stando ai suoi libri contabili. A volte li cambiava perché ne trovava di meno cari, altre volte perché erano gli stessi artigiani trovavano artisti-committenti più generosi, altre ancora perché gli artigiani si prendevano l'iniziativa di apportare modifiche o maggiori dettagli al modello creato da Rodin. Ma non si pensi che il fatto di affidare a terzi l'esecuzione delle copie fosse un atto disdicevole, Semplicemente, l'atto creativo dell'artista si concentra nella creazione dell'opera, e nel caso della scultura questo accade per la quasi totalità dei casi con l'argilla. Poi dall'argilla si ricavano copie in gesso, in marmo, in bronzo, in resina, e materiali vari... (alla Biennale di Venezia del 2017 un artista ha esposto delle sculture di pane), E poi le statue di Rodin erano molto richieste, anche delle più note ne sono stati prodotti molti esemplari. Impensabile che le producesse tutte lui. E poi chi l'ha detto che la scultura deve essere solamente in marmo? C'è anche il bronzo. Ed il bronzo, non viene forse realizzato da artigiani esperti del mestiere? Lo stesso valga per il marmo. Una nota curiosa: alla sua morte Rodin ha lasciato i diritti di replica alla Repubblica Francese, così oggi si potrebbero in teoria ancora "stampare" delle repliche dai calchi originali. Beninteso, non vorrei essere frainteso. Rodin rimane un maestro della scultura. Un vero creatore, che nell'argilla ha ritratto l'essenza dei suoi soggetti, ricorrendo a pochi tratti essenziali. Ma l'aforisma sopra citato non gli si addice, e preferisco pensare gli sia stato impropriamente attribuito. In lui riconosco invece il seguente: “Quand un bon sculpteur modèle des corps humains, il ne représente pas seulement la musculature, mais aussi la vie qui les réchauffe.” Auguste Rodin Per approfondimenti sul tema: Aline Magnien – Rodin. Il marmo, la vita – Electa/Palazzo Reale – 2013 |